THE NEW ERA OF MAGAZINE



Dal tradizionale al provocatorio, Marlè Magazine parla di eleganza classica ed erotismo puro. E non si ferma, non ha paura di mostrare ciò che in passato è stato etichettato come un tabù.   

Quei tabù che sono vergogna agli occhi degli ignoranti.


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Dal tradizionale al provocatorio, Marlè Magazine parla di moda, sessuologia, psicologia, sociologia. Marlè si fa portavoce di una visione autentica e insindacabile della vita, regalando così la possibilità di anestetizzare i taboo.

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L’ “ESTATE ITALIANA” TRA PASSATO E PRESENTE



Mentre il sole estivo scalda le città e i primi fortunati cominciano ad affollare le spiagge, per coloro che sono rimasti in città è difficile non diventare nostalgici, in un mondo in cui tutto cambia così rapidamente forse ha senso chiederci "che cosa rimane oggi della vacanza italiana? ".

Il concetto di vacanza in Italia fa capolino nel secondo dopoguerra, ma è con gli anni '60 che diventa ufficialmente pop: ad agosto chiudono le fabbriche e così si parte tutti stipati dentro una '500 in interminabili colonne nelle autostrade cercando di raggiungere le tanto agognate spiagge. Nella tenuta da mare tra il pubblico femminile c'è un nuovo re indiscusso, il bikini.

Il famosissimo costume a due pezzi nasce nel '46 da un ingegnere francese e fu uno scandalo di enorme portata fino ad essere dichiarato addirittura illegale in molti paesi tra cui Italia, Spagna e molti degli stati d’America oltre alla messa al bando dello Stato Vaticano che arrivò a dichiararlo addirittura peccaminoso. Nel corso degli anni '50 inizia ad essere sfoggiato dalle grandi dive del cinema Hollywoodiane e non. Negli anni '60 arriva però l'epoca del suo trionfo glorioso facendosi manifesto delle rivendicazioni delle donne sui propri corpi.



Gli anni '60 inaugurano anche la grande stagione del turismo internazionale verso il nostro paese soprattutto americano di cui ci lascia una nostalgica testimonianza l'ormai film cult di William Wyler "Vacanze Romane", che contribuirà a fare da apripista a questo fenomeno culminato con la costruzione dell'aeroporto di Fiumicino nel '61, dopo le Olimpiadi di Roma.

Dopo la battuta di arresto legata alla crisi petrolifera degli anni '70 le vacanze fanno il loro ritorno trionfale negli anni '80 con il turismo di massa. Il nuovo benessere economico affolla di giovani e meno giovani i litorali di tutta Italia con la predominanza di Rimini e Riccione e della Versilia che non vuole cedere il primato così duramente conquistato. È l'estate italiana e porta con sé una nuova attrattiva: la discoteca.

La discoteca trova le sue origini a Parigi nella fine degli anni '40 e in Italia si afferma nel corso degli anni '70 con il Piper a Roma, locale innovativo che si dedica alla musica dal vivo, e da qui inizia a diffondersi anche in Versilia e in riviera romagnola, in cui spicca in questi anni l'iconico "La Baia degli angeli", diventando così la principale attrattiva delle migliaia di giovani che già affollavano i litorali.

I grandi narratori della nuova generazione di vacanze sono i fratelli Vanzina con la produzione in questi anni di "Sapore di Mare", nostalgico omaggio alla vacanza italiana.

Sapore di mare, sospeso tra l'estate del '64 e quella dell'82, si guarda melanconicamente indietro per riflettere così sul prospero presente contribuendo una volta per tutte a consolidare il mito indiscusso della vacanza italiana. 

Le distanze oggi sono più ravvicinate che mai e le vacanze sono globali, c'è chi si schiera a favore delle vacanze tradizionali sulle spiagge italiane, chi opta per le grandi città europee o perché no chi si sposta verso Oriente, grazie ai voli low cost e internet le possibilità sembrano davvero infinite.

Nel quadro delle vacanze del nuovo millennio ci sono sicuramente i social da tenere in considerazione che consigliano i luoghi più alla moda o il nuovo ristorante o attrazione considerata più "instagrammabile" muovendo masse di persone sempre maggiori, creando al contempo una rete utile di consigli tra viaggiatori ma anche finendo per concentrare migliaia di turisti negli stessi luoghi che non sempre sono pronti a gestirle.

Ultimamente sentiamo spesso parlare di “overtourism”, il turismo di massa senza controllo, che finisce per spegnere la vita delle città che si riducono a parchi divertimento a cielo aperto per turisti. Esse, private della loro autenticità, vedono il loro patrimonio culturale trasformato in un prodotto di tendenza. Forse è anche per questo che proviamo nostalgia davanti a certe vecchie foto estive, perché sappiamo che di quella originaria energia oggi non resta quasi nulla.



Nicole Annecchiarico


28–07–2024