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Dal tradizionale al provocatorio, Marlè Magazine parla di eleganza classica ed erotismo puro. E non si ferma, non ha paura di mostrare ciò che in passato è stato etichettato come un tabù. Marlè Magazine tratta di moda, sessuologia, psicologia, sociologia. La Marlè si fa portavoce, attraverso le brillanti menti dei nostri collaboratori, di una visione autentica e insindacabile della vita, regalando così la possibilità di anestetizzare i taboo.

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Dott.ssa Fanni Guidolin


Specialista nella Riabilitazione Perineale
Consulente Sessuale

Painting by Jacob Pescollderungg















                                                       

ORGASMS OUT OF TIME?












ORGASMI FUORI TEMPO

Serve a tutti un manuale?

Orgasmo sempre più lontano per le donne e sempre più rapido per gli uomini? Non è colpa nostra. La vera difficoltà degli umani sta nell'inconsapevolezza.  Nessuno a scuola ci ha spiegato come è fatto il clitoride e tantomeno a leggere la cartografia del piacere che non si è mai trovata nemmeno in libreria. Eppure, una delle prime illustrazioni corrette del clitoride si trova nel trattato di Régnier De Graaf pensate nel 1672. Ma dobbiamo attendere gli studi di Master and Jhonson a metà degli anni Sessanta per capire qualcosa di più sull'orgasmo.

L'orgasmo, nell'uomo e nella donna, affinché avvenga, necessita di un equilibrio di fattori fisici ed emotivi, una tranquillità lavorativa, la presenza di buoni sentimenti corrisposti e non una mente artificiale che sappia decriptare le emozioni. L'orgasmo dovrebbe essere incoraggiato perché migliora lo stato di salute psico fisica e la relazione di coppia. Ma come fare se inevitabilmente l'ansia da prestazione ci annienta? Il pene deve essere performante, per usare un aggettivo in voga, e la vulva esteticamente attraente, così come il corpo, secondo i canoni della web pornography, in bolle di auto conferma, o di influenti fashion blogger, altrimenti, con uno sguardo in bilico tra pessimismo e speranza, ci visita il senso di inadeguatezza e perdiamo autostima se siamo persone insicure.

Il 30% degli uomini soffre attualmente di eiaculazione precoce. Mentre da una ricerca sul web è emerso che il 60% delle donne ha una incapacità a raggiungere l’orgasmo in tempi, secondo loro, "accettabili" con democratico sollievo di parità.

Lo sapevate che il clitoride è la versione femminile del pene maschile? Chiedo spesso.

L'intricata neurovascolarizzazione di questi organi e il loro design multiplanare contribuiscono al ruolo che quasi tutti conosciamo. Quasi, perché esiste una minima parte di donne (19%) che sostiene di non aver mai provato un orgasmo così come il 4% degli uomini. La causa? Ancora una volta un insieme di paure, di reticenze ad osservare la propria vulva allo specchio, ad attivare le fantasie, e poi una cultura pregna di sensi di colpa, la resistenza a rivolgersi all'urologo per patologie del glande, la vergogna o il pudore a chiedere aiuto. E fermarsi di fronte agli ostacoli significa non evolvere.

In pochissimi sanno che il clitoride non è composto solo da un glande palpabile e riconoscibile come bottoncino ma anche da un prepuzio (cappuccio), due bulbi e da un paio di crura che decorrono lungo le grandi labbra e a volte poco internamente alla vagina. Nelle mie interviste mi diverto a girare con l'immagine fotografica e a chiedere ad amici, passanti o vacanzieri cosa sia. "Un fiore, un sex toy, un aggeggio per capelli, un animaletto", mi dicono, “un soprammobile o.… non lo so". Solo l'1% indovina e afferma "clitoride".

Sempre più spesso gli uomini si concentrano solo e soltanto su quel bottone come fosse un tasto dell’ascensore, il pulsante del semaforo pedonale o contemporaneamente infilando le dita in vagina con impeto, creando dolore e fastidì e annullando il piacere. Dedicano sempre meno tempo ai preliminari intesi come parole dolci e carinerie da lanciare anche ventiquattro ore prima dell'atto sessuale, complimenti, carezze, massaggi, il fare la doccia insieme, convinti che i preliminari siano il sesso orale e la masturbazione e fermando lo slancio eccitatorio nella partner. D’altra parte, anche le donne pensano che altre regioni genitali maschili non diano così piacere perciò si limitano all'esplorazione orale o manuale del glande del pene, tralasciando i testicoli, il perineo o l'asta peniena, oltre che il tabù dei tabù, il canale anale in direzione della prostata.

Vero è che noi donne nasciamo diverse, con il glande posto più in alto o più vicino all’orifizio vaginale, e questo fa sì che il pene nel coito, dia o meno piacere orgasmico. A volte dipende dalle dimensioni del pene, altre da posizioni coitali. Quanti uomini pensano che sia necessario un pene dentro la vagina per far godere appieno una donna? Ancora troppi.

Avvolto da muscoli perineali che con gli anni tendono a cedere e a diventare ipotonici, il clitoride diventa persino colpevole della perdita del desiderio. Lo circondano muscoli ormono-dipendenti che risentono anche delle variazioni ormonali date dalla menopausa, da patologie mediche o compromissioni chirurgiche.

Abbiamo scordato che l'orgasmo si raggiunge con le fantasie, queste sconosciute quanto demonizzate, (no, non significa tradire se mentre ti rilassi in cerca dell'orgasmo pensi di essere in qualche situazione erotica con terze persone!). Le fantasie, che non vanno mai espresse (come invece si dovrebbe fare con i desideri), aiutano ad immergersi e ad abbandonarsi al piacere puro. Eppure l'ansia cresce. Se l'orgasmo non arriva meglio fingere sostengono in molte (almeno il 77% ha finto una volta), convinte che ci sia un tempo stabilito per raggiungere il massimo piacere per essere normali.  Fingono l’orgasmo per non stancare il partner, per non abbassare la sua autostima, per non sentirsi anormali o, diciamo la verità... perché il partner non ci sa proprio fare.

Conquistare l'orgasmo è come ottenere un genere voluttuario che da prestigio. In uno studio di qualche anno fa effettuato dall’associazione italiana di sessuologia e psicologia applicata, solo il 30% delle donne afferma di provare e preferire l’orgasmo vaginale. Quasi il 70% preferisce l’orgasmo clitorideo o raggiunto con il pene in vagina ma strofinando il glande del clitoride! Molti uomini questo non lo sanno, e ce ne siamo accorte.

L'uomo deve durare per far godere e la donna deve velocizzarsi per rendere il partner soddisfatto del lavoro svolto. Conclusioni? Essendo tutti fuori tempo, la coppia non si parla, l'insoddisfazione aumenta e.. dopo qualche anno, si cerca altrove, pensando che la causa sia il partner.

Nessuno, ad esempio, degli uomini incontrati ai miei seminari, considera che il sesso veloce possa aumentare la complicità di coppia e il tasso erotico per i successivi approcci più slow. "Eh no", dice l'uomo colpito da falso altruismo, "prima sempre e solo la donna". Giusto per alimentare il suo ego virile. Anche molte donne pensano che se l'orgasmo lo ottiene solo uno dei due è una grave forma di egoismo. Bene, trasformiamo questo in altruismo. Sesso veloce quando la passione o gli istinti esplodono e programmare sesso slow la volta seguente.

Non siamo fuori tempo, abbiamo solo perso il senso dell'orientamento del piacere. Il calo generale degli orgasmi può manifestare una inconscia rinuncia alla vita, perché troppo faticoso raggiungerli. Studiate e studiatevi. Lavorate di parole, di piccoli tocchi e solo dopo di lingua.

ORGASMS OUT OF TIME?

Do we all need an instruction manual?

Why does the female orgasm always feel out of reach? It’s not our fault. The difficulties we face as humans often lie in our lack of self-awareness. No one at school taught us how the clitoris works nor how to read the cartography of pleasure, which no library seems to hold. Nonetheless, one of the first anatomically correct illustrations of the clitoris can be found in Régnier De Graaf’s 1972 treatise. Still, we must turn our attention to the studies of Master and Johnson, written in the mid-seventies, to further demystify the orgasm.

Achieving male and female orgasms requires a balance of physical and emotional factors, namely, relaxed working conditions and reciprocated feelings rather than an artificial ability to decrypt emotions. Orgasms are encouraged because they improve mental health and deepen relationships. But how do we achieve said conditions when performance anxiety inevitably gets in the way? According to the standards set by pornography, the penis must always be high-performance and the vulva aesthetically attractive. If we don’t achieve said standards, we are plagued by feelings of incompetence and a loss of self-esteem.

While 30% of men currently suffer from premature ejaculation, a quick internet search will reveal that 60% of women can’t orgasm within an “acceptable” time frame. Did you know the clitoris is the female version of the penis? I always ask people that question.

The two organs share an intricate vascularisation and a multiplanar structure that helps them fulfil their respective roles. Nonetheless, a good 19% of women claim to have never orgasmed, compared to a much smaller 4% of men. What is behind this orgasm gap? This is down to an unwillingness many women feel towards observing their vulva in the mirror or actualising their fantasies. Not to mention men’s resistance towards asking urologists about penile conditions. And buckling at the sight of an obstacle won’t help us evolve as a society.

Very few people know that the clitoris is much more than a button-like gland; it also consists of a fleshy hood, two vestibular bulbs, and a pair of leg-like crura that run internally down the labia majora and into the vaginal canal. In my interviews, I often entertain myself by showing friends, passers-by, or tourists a picture of one and asking them what they think it is. “A flower, a sex toy, a hair accessory, a small

animal,” they say, “a knick knack…I don’t know!” Only 1% of people guess correctly.

More often than not, men press down on that button as though they were calling an elevator or enthusiastically shove two fingers inside a vagina, causing pain and irritation. They overlook the importance of giving compliments, massages, and caresses in the 24 hours before sex is even a consideration, thinking instead that foreplay is restricted to oral sex and masturbation right before the act. On the other hand, even women limit themselves to the oral or manual exploration of the penile glans, thus neglecting the testicles, the perineum, or even the taboo to end all taboos: the anal canal, which leads to the prostate.

Every woman is built differently, with the glans placed closer to or further away from the vaginal opening, meaning that the penis causes more or less orgasmic pleasure upon insertion. Sometimes it depends on the dimensions of the penis, other times on the coital position. Yet how many think simply inserting a penis is enough to please a woman endlessly? Far too many.

Enveloped by perineal muscles that wear and become hypotonic with time, the clitoris is even responsible for a decrease in sex drive. It is surrounded by hormone-dependent muscles that feel the effects of menopause, medical pathologies, or surgical compromises.

We seem to have forgotten that orgasms are dependent on sexual fantasies, which remain unknown and much maligned (no, it doesn’t mean you’re cheating if you think of erotic situations with a third person while relaxing into an orgasm!) Fantasies, which often remain unexpressed, help us immerse and abandon ourselves to pure pleasure. And yet, the anxiety persists. If you can’t orgasm, it’s best to pretend (77% of women have at least once.) We remain convinced there’s a predetermined time frame to feel good if we want to be seen as “normal.” Women fake an orgasm to avoid tiring out their partner or lowering their self-esteem or because, let’s be honest…their partner simply doesn’t know what to do in bed.

Conquering an orgasm often feels like winning a prestigious prize. In a study led by the Italian association of applied sexology and psychology, only 30% of women can achieve and prefer vaginal orgasms. Almost 70% prefer orgasming through either direct clitoral stimulation or by rubbing their glans during penetration. A lot of men don’t know this, and we can tell.

Men must last ages to please, and women must rush to help their partners feel satisfied with their work. The result? Being out of time, the couple stops talking, the resentment piles up, and after a couple of years, we seek pleasure elsewhere, convinced it’s our partner’s fault.

For example, none of the men I’ve met at my seminaries have considered the fact that quick sex can increase sexual compatibility and sex drive for forthcoming slow encounters. “Absolutely not” says the man struck by a sense of false altruism, “the woman always comes first!” Just to appease his own male ego. A lot of women also think it’s a sign of egoism if only one person reaches orgasm. Well, let’s reframe this into altruism—enjoying quick sex when we are overcome by passion and planning for slow sex the next time.

We haven’t run out of time; we've just lost our sense of direction when it comes to pleasure. Explore yourself and each other. Focus on language, on small touches, and only after should you use your tongue.






Dott.ssa Fanni Guidolin

Specialista nella Riabilitazione Perineale
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